Sonata in Green è una composizione di field recording che ruota attorno all’idea di Green: così come avviene tra gli elementi musicali, attorno a questa “tonica” ruotano e si intrecciano i soggetti sonori e le dimensioni quotidiane dell’ascolto.
Si alternano giorno, notte, pioggia, vento e la loro assenza; eventi improvvisi e atmosfere rilassanti; elementi riconoscibili e irriconoscibili; suoni umani, suoni animali, suoni forti, suoni deboli, suoni medi, suoni acuti, suoni gravi, suoni distesi, suoni striduli.
L’intreccio di relazioni prende forma tra il naturale e il non naturale, Green e non Green. L’unica cosa che si dà è, però, la relazione stessa, l’intreccio, la trama.
Così come il quotidiano non è udibile – nel suo essere già noto e ignoto al tempo stesso – l’opera non è udibile nella sua apparizione in quanto oggetto. La composizione è racchiusa all’interno di un innesto tecnologico: una chiavetta USB, contenente il file audio della traccia sonora e le sue relative informazioni, è inserita all’interno di un pezzo di legno e assicurata da uno spago.
Sonata in Green è stata presentata come sonorizzazione della mostra La huella di Eva Chiara Trevisan presso la Marina Bastianello Gallery, Mestre-Venezia.​​​​​​​