Posizionata sul ledwall pubblicitario della torre HTM di Mestre l’opera funge da catalizzatore per un dialogo con la città. Una pulsazione di dieci secondi determina lo stato “spento/acceso” del supporto tecnologico utilizzato. Si tratta di un linguaggio binario elementare: spento/acceso, nero/bianco, negativo/positivo. Il titolo dell’opera funge anch’esso da doppio significante: da un lato descrive l’azione, così come avviene per le stelle Pulsar conosciute proprio per il loro esistere “pulsante”; dall’altro, letto nel dialetto locale, crea un rafforzamento relazionale opera/luogo.

